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16/03/2020
Banca di Verona e Banca San Giorgio Quinto Valle Agno sottoscrivono una lettera di intenti per l’avvio di un progetto di fusione

Banca di Verona e Banca San Giorgio Quinto Valle Agno, appartenenti al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea,hanno sottoscritto una lettera di intenti per l’avvio di un progetto aggregativo.

Un’operazione tra 2 BCC, la prima con sede a Verona, la seconda con sede a San Giorgio di Fara Vicentino in provincia di Vicenza, che hanno contiguità territoriale rispetto ai Comuni di competenza serviti e che si inserisce nell’ottica di migliorare ulteriormente l’efficienza e la competitività sul territorio. Ma anche un’occasione strategica per creare un polo di riferimento del Credito Cooperativo nel Nord Est.

Resta salda la conferma da parte dei Consigli di amministrazione dei principi statutari ispirati alla mutualità e alla coesione sociale.

Le due Banche operano oggi in un contesto di vicinanza territoriale, senza sovrapposizioni di aree di competenza, in un quadro economico-sociale tra i più ricchi e dinamici del Paese, tra le province di Verona, Vicenza e Trento.

Il piano verrà redatto nelle prossime settimane e sarà presentato alla capogruppo Iccrea Banca e poi alla Vigilanza per essere validato. Nel frattempo si lavorerà per presentare l’opportunità alle compagini sociali, per la successiva approvazione assembleare.

Per quanto riguarda gli aspetti tecnici dell’operazione l’analisi parte dagli ottimi dati delle due Banche. Entrambe le BCC presentano indicatori patrimoniali e finanziari molto positivi, come pure ottime performance economiche e commerciali, con indici di solidità tra i più elevati a livello regionale e nazionale rispetto al sistema bancario.

Il Tier 1 di Banca San Giorgio Quinto Valle Agno si attesta al 18,1% e quello di Banca di Verona al 25,2%. Le Banche aggregate contano insieme 16.500 soci, 48 sportelli e masse intermediate (somma impieghi + raccolta complessiva) che superano la quota di 4,1 miliardi di euro. Il patrimonio si attesterebbe a oltre 234 milioni di euro.

“Un’unica banca solida, efficiente, ben strutturata e competitiva – sottolineano i Presidenti Flavio Piva di Banca di Verona e Giorgio Sandini di Banca San Giorgio Quinto Valle Agno - ci darà l’opportunità di incrementare le quote di mercato, soprattutto nei confronti delle imprese, delle famiglie e degli operatori economici, calibrando in modo organico le specificità di ciascuna banca, che appaiono ben integrarsi per tipologie di clientela servita: una prevalentemente orientata al segmento “imprese”, l’altra con quota rilevante di clientela “privati”.

“Ottimi i presupposti anche sotto il profilo della valorizzazione delle risorse umane, per un’età media dei collaboratori dipendenti inferiore a 44 anni per entrambi gli istituti- spiegano i Direttori generali delle due BCC, Valentino Trainotti di Banca di Verona e Leopoldo Pilati di Banca San Giorgio Quinto Valle Agno. Le accresciute dimensioni della rete commerciale consentiranno di raggiungere economie di scala, permettendo il potenziamento di alcune unità di controllo e di produzione”.

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